Jun 29, 2021
Quando entriamo in una stanza, notiamo tutto quello che contiene, quasi mai vediamo il suo vuoto, anche se è sempre più del pieno. Nel vuoto si esercita la vista periferica, che non afferra ma nota la sfuocatezza del mondo, il tentennamento dei contorni, la mobilità costante e velocissima della materia. Nel vuoto si vedono respirare i muri e tutto si forma e si distrugge in un battito di ciglia. Eppure siamo abituati ad avere paura del vuoto, a considerarlo come una minaccia alla nostra realizzazione. Riempiamo tutto di oggetti, passatempi, illusioni. Con il tempo ci siamo ritrovati a vivere in spazi affollati, piccolissimi, in città in cui tutto è veloce e fatica a rimanere. Mentre il vuoto è una bellissima promessa di immensità.